Veduta a volo
d'uccello della val di chiana
di
Leonardo da Vinci (1503), Windsor Castle, Royal Library al n. 12278
L'azienda sorge in quella che fino a pochi secoli fa era una palude,
come testimonia il disegno effettuato da Leonardo Da Vinci nei primi anni del XVI secolo.
Nel corso del medioevo, le Città-Stato che
maggiormente operarono nella valle furono Orvieto, Arezzo, Perugia,
Siena e Firenze. Tutte dovettero fare, più o meno concretamente. i
conti con il grande problema di questo territorio: ovvero il dissesto
idrologico che aveva provocato il progressivo impaludamento della zona.
Il fiume Chiana (o Clanis), che come attestano gli scrittori classici
era al tempo degli etruschi e dei romani perfettamente navigabile, con
una evoluzione quasi naturale, tendeva ad invertire il proprio corso
dal Tevere all' Arno. A causa dei grandi interessi che via via si erano
creati nella valle, le due città che si dovettero occupare maggiormente
del problema furono quelle che per più tempo si divisero ed alternato
il dominio sul territorio della Valdichiana e cioè Siena e Firenze. La
frammentarietà degli interventi, causata dalla precaria stabilità
politica che caratterizzò il periodo medioevale e il primo
Rinascimento, fu un ostacolo notevole alla necessaria opera di bonifica.
Solo quando, con la caduta di Siena nel 1554, tutto il territorio passò
sotto il dominio dei Medici, poté essere approntato un piano coordinato
e completo di bonifica. Si occuparono dei lavori nella valle tutti i
maggiori artisti e studiosi del `500, da Leonardo Da Vinci ad Antonio
da Sangallo, a Baldassarre Peruzzi a Vignola etc., che realizzarono
anche molte opere pubbliche e private.
Nel 1737 l' opera di bonifica passò dalle mani dei Medici a quelle dei
Lorena, che dettero un contributo concreto al raggiungimento dello
scopo, inquadrando il discorso in un ampio panorama dì politica
territoriale.